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Come fare il passaggio di proprietà dell’auto in Italia

Renata Liubertaitė

Renata Liubertaitė

Hai trovato l’auto dei tuoi sogni o stai finalmente vendendo la tua? Ottimo! Ma sai davvero cosa succede dopo la stretta di mano?

L’acquisto o la vendita di un’auto usata è un passo importante, ma non tutti hanno familiarità con il relativo iter burocratico, ovvero il passaggio di proprietà. Comprendere a fondo questo processo e sapere esattamente cosa fare è fondamentale per evitare errori, ritardi o costi imprevisti.

In questo articolo, ti spiegheremo tutto ciò che serve per effettuare il passaggio di proprietà in modo efficiente: a chi rivolgerti, quali documenti presentare e come calcolare i costi associati.

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Passaggio di proprietà auto: da dove iniziare?

Quando si acquista un’auto usata, è necessario effettuare il passaggio di proprietà per certificare il trasferimento del veicolo dal vecchio al nuovo proprietario.

La procedura può essere gestita tramite lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), attivo presso:

  • le unità territoriali dell’ACI (Pubblico Registro Automobilistico – PRA)
  • gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile (UMC)
  • le delegazioni ACI
  • gli studi di consulenza automobilistica (agenzie pratiche auto) abilitate al servizio

Se l’auto usata viene acquistata presso una concessionaria, sarà quest’ultima a occuparsi di tutto l’iter burocratico. Invece, in caso di compravendita tra privati, è possibile:

  • Affidare le registrazioni di rito a una delegazione ACI o un’agenzia di pratiche auto abilitata, corrispondendo un compenso.
  • Completare la procedura autonomamente presso il PRA o l’UMC, evitando i costi di intermediazione.

Qualunque sia l’opzione scelta, è importante effettuare il passaggio di proprietà il prima possibile. La normativa italiana prevede infatti un termine massimo di 60 giorni dalla data di autenticazione della firma sull’atto di vendita. Se tale scadenza non viene rispettata, il veicolo risulterà ancora intestato al venditore, che potrebbe essere esposto a responsabilità civili, sanzioni pecuniarie o controversie assicurative, pur avendo già ceduto la disponibilità dell’auto.

Documenti necessari per il passaggio di proprietà dell’auto

Per completare con successo il passaggio di proprietà in autonomia, occorre presentare:

  • istanza unificata
  • carta di circolazione (libretto) oppure documento unico di circolazione e proprietà del veicolo (DU)
  • certificato di proprietà, in formato digitale (CDPD) oppure cartaceo (CDP)
  • atto di vendita del veicolo con firma autenticata del venditore
  • codice fiscale dell’acquirente
  • documento di identità in corso di validità di venditore e acquirente

È necessario presentare anche le richieste di:

  • trascrizione del passaggio di proprietà presso il PRA (modello NP3C)
  • aggiornamento della carta di circolazione da parte dell’UMC (modello TT2119)

In alcuni casi particolari, però, questa lista di documenti dovrà essere integrata. Ciò accade quando:

  • L’acquirente è un cittadino extracomunitario residente in Italia: serve una copia del permesso di soggiorno in corso di validità.
  • Il trasferimento avviene tra familiari: è necessario un certificato di stato di famiglia.
  • Si tratta di una successione ereditaria: sono richiesti un atto notorio (o dichiarazione sostitutiva), il certificato di morte ed eventualmente il testamento o la dichiarazione di successione.
  • Il veicolo è cointestato: tutti gli intestatari devono esprimere il loro consenso scritto.

Una volta istruita la pratica e corrisposte le relative imposte, la procedura si conclude con il rilascio del documento unico di circolazione e di proprietà del veicolo (DU), che a partire dal 1° ottobre 2021 sostituisce la carta di circolazione e il certificato di proprietà.

Passaggio di proprietà dell’auto presso il PRA o l’UMC

Per effettuare il passaggio di proprietà senza intermediari, occorre:

  1. 1.Presentare tutti i documenti necessari.

  2. 2.Compilare i moduli richiesti.

  3. 3.Acquistare una marca da bollo da 16 euro.

  4. 4.Pagare le tasse per la trascrizione del passaggio di proprietà e le spese di aggiornamento della carta di circolazione.

  5. 5.Attendere l’arrivo della documentazione aggiornata.

Passaggio di proprietà dell’auto online

In Italia, il passaggio di proprietà di un veicolo non può essere completato online. In base alla normativa vigente, è necessario che il venditore si rechi personalmente dinanzi a un pubblico ufficiale (come un notaio, un ufficio comunale o un funzionario dell’ACI) o presso gli studi di consulenza automobilistica abilitati per l’autentica della firma sull’atto di vendita.

Tuttavia, esiste una modalità a distanza gestita da agenzie di pratiche auto abilitate e collegate tra loro telematicamente. In questo caso, ad esempio:

  1. 1.Il venditore si reca presso un’agenzia della propria città, dove consegna i documenti necessari e firma l’atto di vendita con autenticazione.

  2. 2.Quest’agenzia rilascia un codice pratica STA e lo trasmette a una seconda agenzia collegata nella città dell’acquirente.

  3. 3.L’acquirente completa la procedura con l’ausilio della seconda agenzia, firmando i propri moduli e ritirando i documenti.

Tasse e costi associati al passaggio di proprietà

Il passaggio di proprietà comprende un insieme di costi fissi e variabili. Ecco un riepilogo:

  • Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT):
  • Importo base: 150,81 euro per auto fino a 53 kW.
  • Per ogni kW eccedente: 3,51 euro.
  • Le province possono applicare una maggiorazione fino al 30% sull’IPT base.
  • Emolumenti ACI: 27,00 euro.
  • Diritti della Motorizzazione Civile: 10,20 euro.
  • Imposta di bollo per:
  • Rilascio DU: 16,00 euro.
  • Presentazione istanza unificata: 32,00 euro.
  • Autenticazione firma su atto di vendita: marca da bollo da 16,00 euro.

A quanto sopra si aggiungono le spese di intermediazione, per chi si rivolge a una delegazione ACI o a un’agenzia pratiche auto abilitata, e anche eventuali spese notarili o di traduzione, nel caso di veicoli acquistati all’estero o altre situazioni particolari.

Per prassi, il costo del passaggio di proprietà è a carico dell’acquirente, salvo diverso accordo tra le parti.

Consulta sempre i siti ufficiali del PRA o del Portale dell’Automobilista, per verificare i costi aggiornati e le modalità operative nella tua provincia.

Quanto dura l’iter per il passaggio di proprietà di un’auto in Italia?

Solitamente, il processo che va dalla preparazione dei documenti al rilascio del nuovo certificato di registrazione può richiedere da pochi giorni a un paio di settimane. Ecco una panoramica della durata media del passaggio di proprietà di un’auto usata in Italia:

  1. 1.Preparazione dei documenti (1-2 giorni): Raccogliere tutti i documenti richiesti (come certificato di proprietà, carta di circolazione, fotocopie di documenti d’identità, ecc.) può richiedere un paio di giorni al massimo, a seconda della disponibilità dell’acquirente e del venditore.

  2. 2.Presentazione della pratica presso l’agenzia competente (2-4 giorni lavorativi): I tempi di elaborazione possono variare in base alla provincia e al carico di lavoro del PRA o dell’UMC. In molte città, affidarsi a un’agenzia di pratiche auto abilitata consente di gestire la procedura nell’arco di una sola giornata.

  3. 3.Rilascio del nuovo DU (5-7 giorni lavorativi): L’aggiornamento dei dati a sistema e l’emissione del documento unico di circolazione e di proprietà del veicolo sono generalmente effettuati nel giro di una settimana.

Tuttavia, l’intero processo può subire un rallentamento nel caso di:

  • documenti incompleti o errati
  • multe o fermi amministrativi pendenti sul veicolo
  • picchi stagionali (es. ferie estive o festività di fine anno)
  • documentazione legale aggiuntiva (come nel caso di eredità o donazioni)

Per velocizzare i tempi:

  • Prima di recarti allo sportello, verifica se è necessario fissare un appuntamento.
  • Controlla attentamente tutta la documentazione.
  • Sincerati dell’assenza di vincoli o fermi amministrativi sul veicolo prima dell’acquisto.
  • In caso di dubbi, difficoltà o situazioni particolari, valuta di affidarti a una delegazione ACI o a un’agenzia di pratiche auto abilitata.

Cosa succede se il passaggio di proprietà non viene trascritto entro i termini?

Come già precisato, in base alla normativa italiana, il nuovo proprietario ha 60 giorni dalla data di autenticazione della firma sull’atto di vendita per effettuare il passaggio di proprietà. Trascorso questo termine, il veicolo risulterà ancora intestato al venditore.

Per questa ragione, è importante avviare l’iter burocratico subito dopo la conclusione della compravendita, in modo da evitare complicazioni.

I rischi legali e finanziari di un mancato trasferimento entro i termini previsti includono:

  • Sanzioni amministrative: il ritardo nel trasferimento può comportare multe, il cui importo aumenta in base al numero di giorni di ritardo.
  • Responsabilità civile: finché il veicolo risulta intestato al venditore, quest’ultimo può essere ritenuto responsabile per eventuali infrazioni, incidenti o tasse non pagate.
  • Problemi assicurativi: la compagnia assicurativa potrebbe contestare la validità della copertura in caso di sinistro, soprattutto se l’intestatario non corrisponde al reale utilizzatore del veicolo.
  • Blocchi o impedimenti burocratici: il nuovo proprietario potrebbe incontrare difficoltà in operazioni future, come la rivendita, la rottamazione o l’immatricolazione all’estero del veicolo.

Controlla la storia dell’auto prima del passaggio di proprietà

Prima di concludere l’acquisto di un’auto usata, è fondamentale adottare tutte le precauzioni possibili per evitare brutte sorprese. Uno degli strumenti più efficaci è la verifica della storia del veicolo attraverso un VIN decoder online, come quello fornito da carVertical. Inserendo il codice VIN (Vehicle Identification Number), è possibile ottenere un report dettagliato sul passato dell’auto.

Tra i dati più utili figura il numero di passaggi di proprietà registrati a carico del veicolo. Se l’auto ha cambiato proprietario spesso e rapidamente, ciò potrebbe essere sintomatico di problemi nascosti, malfunzionamenti ricorrenti o addirittura danni non adeguatamente riparati.

Inoltre, un report dettagliato come quello di carVertical può evidenziare anomalie nel chilometraggio dichiarato, se il veicolo è mai stato coinvolto in incidenti, se risulti rubato o sia soggetto a fermi amministrativi o ipoteche. Tutti elementi che difficilmente emergono da un semplice controllo della targa.

Una volta effettuato il passaggio di proprietà, ottenere un rimborso o far valere i propri diritti è più complicato, oltre che costoso. Le controversie legali richiedono tempo ed energie e la documentazione può essere difficile da reperire a posteriori.

Prima di firmare qualsiasi contratto, è sempre buona prassi richiedere:

  • un report sulla storia del veicolo, attraverso un servizio serio e affidabile come quello di carVertical
  • un controllo tecnico accurato da parte di un meccanico di fiducia o di un centro di assistenza autorizzato

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In quali altri casi è necessario rivolgersi al PRA o all’UMC?

Chi possiede un veicolo è tenuto a comunicare al PRA o all’UMC ogni variazione relativa ad esso o ai propri dati anagrafici. Oltre al trasferimento di proprietà, i casi più comuni sono:

  • Cambio di residenza: l’indirizzo riportato sulla carta di circolazione o sul DU deve essere aggiornato entro i termini previsti.
  • Smarrimento, furto o deterioramento dei documenti: è necessario richiedere un duplicato di quelli interessati (es. carta di circolazione o certificato di proprietà).
  • Modifiche tecniche al veicolo: interventi come la sostituzione del motore, la variazione del colore o l’installazione di impianti a gas devono essere registrati nei documenti ufficiali.
  • Rottamazione del veicolo: in caso di cessazione definitiva della circolazione, anche per ottenere l’esenzione dal pagamento del bollo.
  • Esportazione o immatricolazione all’estero: da comunicare per l’aggiornamento dei registri e l’interruzione degli eventuali obblighi fiscali.
  • Furto del veicolo: da denunciare alle autorità e successivamente comunicare al PRA per la registrazione della perdita di possesso.

In conclusione, ogni variazione riguardante la proprietà, le caratteristiche tecniche o i dati del proprietario va tempestivamente comunicata agli enti competenti per mantenere la documentazione aggiornata e conforme alla normativa.

Domande frequenti

Renata Liubertaitė

Articolo di

Renata Liubertaitė

Renata è una scrittrice con oltre 8 anni di esperienza nell'editoria, nel marketing e nelle aziende SaaS. Scrivendo in vari settori e trattando argomenti altamente tecnici, ha imparato a trasformare argomenti complessi in qualcosa di comprensibile per tutti. Quando non scrive per carVertical, ama dedicarsi al bricolage e fare giri in bici.